Vengono considerati rifiuti tutte le sostanze, gli oggetti di origine umana o proveniente da cicli naturali che il detentore abbia deciso (o abbia l’obbligo) di disfarsi. Essi vengono classificati in “rifiuti urbani” o “rifiuti speciali” secondo la loro origine o “rifiuti pericolosi” e “rifiuti non pericolosi” secondo le loro caratteristiche.
Sono considerati rifiuti urbani:
- Tutti i rifiuti domestici (anche ingombranti) che provengono dalla pulizia delle strade;
- Tutti i rifiuti vegetali provenienti dagli spazi verdi quali giardini, parchi e cimiteri;
- Tutti i rifiuti giacenti su strade ed aree pubbliche di qualsiasi natura.
Per conoscere lo smaltimento e il riciclaggio più opportuno di tali rifiuti è molto importante conoscerne la composizione, per esempio la consistente presenza di frazioni combustibili con elevato potere calorico, orienterà verso l’inceneritore con recupero di calore.
Fanno parte dei rifiuti speciali:
- I rifiuti provenienti da attività commerciali;
- I rifiuti derivanti da attività sanitarie
- I veicoli a motore, rimorchi, ecc. fuori uso
- I rifiuti derivanti dal recupero e smaltimento rifiuti, i fanghi dei trattamenti e delle depurazioni delle acque reflue;
- ecc.
Vengono classificati “rifiuti urbani pericolosi” tutti quelli che, pur avendo origine civile, contengono un’elevata dose di sostanze pericolose e devono quindi essere gestiti diversamente. I più comuni rifiuti urbani pericolosi sono i medicinali scaduti e le pile.
I rifiuti speciali pericolosi hanno al loro interno un’elevata quantità di sostanze nocive, essi vengono trattati in modo da ridurne la pericolosità. Tali rifiuti derivano da oli esauriti, solventi, processi chimici, impianti di trattamento rifiuti, raffinazione del petrolio, ecc.
Analisi geotecniche – Laboratorio di classificazione dei rifiuti – Laboratorio di consulenza ambientale